Il tempo di morire

(Lucio Battisti-Mogol) – Lucio Battisti, 1970

Qualche volta sono stato criticato per il mio modo di raccontare le donne. Ad esempio con Il tempo di morire mi attirai critiche feroci da parte del movimento femminista. Il testo della canzone parla di un ragazzo che un po’ ingenuamente si innamora di una donna impegnata, e pur di averla anche solo per una notte è disposto a darle la sua motocicletta, un gesto che ovviamente va interpretato in modo simbolico. Venni erroneamente identificato con il protagonista, e fui accusato a più riprese di aver legittimato nella canzone una sorta di mercificazione del sentimento. In verità il protagonista del mio testo non ero io, ma un ragazzo con poca cultura, incredibilmente ingenuo, e il suo gesto, l’offerta della sua preziosa motocicletta, era un puro atto d’amore. Venne interpretato come un gesto maschilista, mentre io avevo cercato di descrivere un uomo con una mentalità paesana, che vive per la sua motocicletta, senza dare un giudizio di merito o condividere la sua logica. Paradossalmente il testo della canzone si distingue anche per un errore macroscopico, di cui però mi accorsi solo diversi anni dopo: scrissi di una “motocicletta 10 HP”, ma in seguito, quando effettivamente comprai una moto, mi resi conto che 10 HP non sono nemmeno la potenza di un motorino».

Estratto da: Mogol, Il mio mestiere è vivere la vita, Milano, Rizzoli, 2016, pp. 140-141