Partendo da Agata, un notissimo brano firmato da due degli inventori della canzone napoletana moderna, Giuseppe Cioffi e Gigi Pisano, e cavallo di battaglia dell’indimenticabile Nino Taranto, abbiamo pensato di ripercorrere un anno importante per la canzone italiana quale fu il 1938. L’anno del primo concorso per voci nuove bandito dall’EIAR ma anche l’ultimo anno di pace prima che l’Europa fosse nuovamente devastata dal secondo conflitto mondiale. In Italia non è ancora esploso in fenomeno Rabagliati e gli idoli della radio si chiamano Carlo Moreno, Luciana Dolliver, Vittorio Belleli oltre alle sorelle Lescano. La discografia italiana, ormai sempre più industria, ospita nei propri studi tutti i mostri sacri dello spettacolo e i cataloghi vedono sempre più la presenza di dischi di Vittorio De Sica e di Odoardo Spadaro, oltre che del cantante italiano più popolare Carlo Buti. Il varietà celebra gli ultimi successi di Isa Bluette che ancor giovane morirà dopo una breve malattia solo l’anno dopo, mentre l’onda lunga di solito riservata alle canzoni destinate a rimanere eterne fa sì che il brano più cantato dagli italiani continui a essere Tornerai del maestro Dino Olivieri, lanciato nel 1937. Dagli Stati Uniti arrivano le canzoni di Cole Porter e i cartoni animati di Walt Disney. Sia per il primo che per le musiche dei filmi (come il regime voleva si dicesse) del secondo gli autori italiani sapranno confezionare canzoni di grande presa e successo.