Fischia il sasso! playlist

Fischia il sasso!

Nel 1926 il regime fascista istituì l’Opera Nazionale Balilla, per l’assistenza e l’educazione fisica e morale dei fanciulli. Balilla - dal soprannome del giovane patriota genovese che a metà Settecento innescò una rivolta popolare contro gli invasori austriaci – vennero così chiamati i ragazzi dagli 8 ai 14 anni, laddove quelli fra i 6 e gli 8 erano “figli della lupa” e gli adolescenti (14-18 anni) “avanguardisti”. Per la gioventù fascista fu concepito un complesso progetto pedagogico mirante a irregimentarli nel fisico e nello spirito, che prevedeva il loro coinvolgimento in attività ginnico-sportive di natura pre-militare, oltre a fornire un’educazione spirituale, culturale e religiosa in aggiunta a quella scolastica. Parte di una più ampia “fascistizzazione” della società, la creazione dell’Opera Nazionale Balilla ebbe tra le sue manifestazioni più visibili quella del sabato fascista con le sue coreografie di massa e musiche celebrative. La playlist comprende le più diffuse marce e inni dei Balilla e figli della lupa, spesso nell’esecuzione di cori di voci bianche. A questi si aggiungono canzoni omaggianti il cliché del bravo ragazzo tutto Duce, scuola e famiglia, incise da divi del regime (Crivel, Alfredo Del Pelo). Quindi, una scenetta recitata con inserti musicali – sorta di lungo spot pubblicitario – l’inno degli studenti fascisti e quello dei dopolavoristi (l’Opera Nazionale Dopolavoro era un’altra creazione del regime volta a inquadrare il tempo libero dei lavoratori).

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