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Il Quartetto Cetra
Nel centenario della nascita di Virgilio Savona (1920-2009), rendiamo omaggio a uno dei gruppi più innovativi della canzone italiana, il Quartetto Cetra, di cui Savona fu il principale autore.
Formato a Roma nel 1940 sull’esempio di gruppi vocali come i Mills Brothers, i Cetra (la formazione definitiva comprendeva Felice Chiusano, Tata Giacobetti, Lucia Mannucci e Virgilio Savona) iniziarono la loro carriera alla radio per poi dare vita a una lunga attività discografica che in breve li portò alla rivista e soprattutto alla televisione, dove registrarono straordinari trionfi grazie a una miscela di swing, virtuosismi vocali, ironia e garbo.
Inventarono la canzone sceneggiata (niente a che vedere con l’omonima forma del teatro musicale napoletano) e soprattutto il genere della parodia letteraria con il programma Biblioteca di Studio Uno (1964), per il quale riadattarono il testo di circa quattrocento canzoni in chiave comica.
Savona perseguì anche una parallela attività di ricercatore e discografico dedicata alla musica popolare, mentre come compositore estese le sue produzioni alla canzone per l’infanzia, all’elettronica e alla canzone d’autore.
Questa (prima) antologia del Quartetto comprende grandi classici compresi fra gli anni Quaranta (Il Visconte di Castelfombrone, dalla fortunata trasmissione “I quattro moschettieri”) e gli anni Sessanta documentandone la vena melodica (I ricordi della sera), l’amore per lo swing (Crapa pelada), la canzone sceneggiata (Però mi vuole bene, Musetto), quella per bambini (Nella vecchia fattoria, Ricordate Marcellino) e l’apertura al rock (Un disco dei Platters).
Ma soprattutto cerca di restituire il loro l’amore per la musica americana filtrato da una sensibilità italiana e confezionato da quattro virtuosi che sapevano raggiungere il grande pubblico nell’era della tivù in bianco e nero.
