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Quando il mondo cantava italiano

Negli anni Cinquanta la canzone italiana godeva di una straordinaria reputazione nel mondo, perlomeno al pari di quelle di lingua spagnola e francese. Molti artisti internazionali attinsero a quel repertorio incidendolo nei rispettivi idiomi e a volte persino in un italiano stentato ma che traduceva un grande rispetto. La raccolta presenta un punto di vista diverso sulla nostra canzone, mostrando come i veri gioielli non passassero tanto per Sanremo quanto per i night, le sale da ballo, il cinema. 
Unica eccezione, il successo planetario di Domenico Modugno, che portò la sua Volare in testa alle classifiche americane generando un effetto virtuoso in grado di sedurre persino le grandi voci del jazz (Ella Fitzgerald). A ritmo di swing si muove anche un classico come Carina, qui nella versione dell’Elvis britannico, Cliff Richard, leader degli Shadows. 
Il tenore italoamericano Mario Lanza interpreta il sempreverde per eccellenza della canzone romana, Arrivederci Roma mentre due successi di Tony Dallara, il primo “urlatore”, vennero incisi in inglese da due cantanti d’Oltremanica: il gallese Malcolm Vaughan (More than EverCome prima) e la meteora Marlon Ryan (Wait for Me - Ti dirò). 
Andavano forte anche i motivi strumentali come il tema principale de La strada, cantato dall’inglese Ronnie Hilton (Stars Shine in Your Eyes), Il silenzio di Nini Rosso rilanciato da un altro celebre trombettista, Eddie Calvert e la Piccolissima serenata, trasformata in strumentale da una della più amate orchestre di musica leggera del tempo, quella diretta dal canadese (naturalizzato statunitense) Percy Faith. 
Curioso è il caso di Italian Theme (Mambo caliente), del grande arrangiatore e direttore d’orchestra Angelo Giacomazzi, che ha circolato molto in Europa ma non risulta essere stato inciso in Italia, almeno in versione cantata. Infine, due eccellenze della musica internazionale: la poliglotta Caterina Valente, che incise Marina in francese e il “Sinatra seppia” Nat King Cole, che si appropriò di Cappuccina (brano swing di un giovane Pino Massara) facendone la sigla d’apertura dei suoi tour europei. 
Particolarmente interessato al repertorio italiano, Cole incise anche Tu sei così amabile interamente nella nostra lingua. Si tratta di una canzone di Athuro Cardini, illusionista e clown belga di origine italiana, che qui ascoltiamo nella cover di "Ivica" ?erfezi, star croata che ebbe il suo battesimo grazie un duetto con Modugno a Zagabria, per poi diventare famoso nei paesi dell’Est.
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