Un’altra rumba playlist

Un’altra rumba

La rumba, come abbiamo già argomentato presentando la nostra precedente playlist dedicata a questo ballo (“Danza la rumba”), ha origini cubane, ed è una danza che unisce elementi della cultura musicale ispanica a ritmi di origine africana. Nel 1933 per il film Flying Down To Rio (diretto da Thornton Freeland), Gus Kahn, Vincent Youmans e Edward Eliscu avevano scritto una canzone intitolata Carioca, cantata da Alice Gentle, Movita Castaneda ed Etta Moten e che veniva ballata da Fred Astaire e Ginger Rogers, per la prima volta in coppia sullo schermo.
Sulle ali del successo del film si cercò di lanciare una nuova danza, denominata anch’essa carioca, e che fondamentalemente era il risultato di una miscela tra la rumba e il fox-trot, mantenendo inalterato il coinvolgimento ritmico del classico ballo cubano.
Alcune delle canzoni di questa nuova playlist dedicata alla rumba registrano il tentativo di lanciare (senza troppo successo) il nuovo ballo, la carioca, al quale diedero voce cantanti molto popolari negli anni Trenta, da Ada Neri a Carlo Buti, da Renzo Mori a Crivel, compresa la dissacrante (come spesso avveniva per le sue canzoni) composizione di Rodolfo De Angelis La carioca (è la danza dell’oca).
Altri brani a ritmo di rumba vedono impegnati cantanti collaudati come Emilio Livi, Meme Bianchi, Anacleto Rossi, Gabré e Fernando Buda, mentre conclude la sequenza delle canzoni di questa playlist una brillante esecuzione strumentale dell’orchestra del Maestro Stefano Ferruzzi, Evviva la carioca.
Come tutti i balli di origine latino-americana, la rumba ebbe molto successo in Europa, e in Italia si diffuse a partire dagli anni Trenta. Le origini della rumba si pongono tradizionalmente  a Cuba alla fine dell’Ottocento, come risultato di una fusione tra ritmi di origine spagnola con ritmi di origine africana, conseguenza dello spostamento verso i centri urbani della popolazione di pelle nera all’indomani della fine della schiavitù, che li aveva relegati soprattutto nelle campagne alle prese con i lavori agricoli.
Licenziosamente esplicita nelle sue coreografie, la rumba conobbe un addolcimento nelle sue movenze da parte della borghesia europea, che inzialmente ne limitò la potente carica sensuale e la esuberante struttura ritmica, mescolandola spesso al fox-trot e declinandola, come si evince da questa playlist, a tematiche locali, come La rumba dell’ortolano o La rumba dei cocomeri.
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