Sanremo – Gli anni settanta
Nei primi anni Settanta la popolarità del Festival è all’apice e nel 1972 ottiene il suo record storico con 26 milioni di telespettatori: lo segue quasi un italiano su due. Poi inizia un declino che lo porta lontano dagli umori più vitali del decennio “di piombo”.
La canzone vincitrice nel 1970 – Chi non lavora non fa l’amore – è un quadretto familiare controcorrente in cui Celentano, con la moglie Claudia Mori, dice la sua sugli scioperi che stanno paralizzando il Paese. Secondi i Ricchi e Poveri con Nicola Di Bari (La prima cosa bella), terzo Endrigo con L’arca di Noè.
Nel 1971 vincono Di Bari e Nada con una classica melodia all’italiana: Il cuore è uno zingaro. Seconda Che sarà con José Feliciano e Ricchi e Poveri, ma il vincitore morale è Lucio Dalla con 4 marzo 1943, autobiografia romanzata, che anche l’anno dopo coglierà nel segno con Piazza Grande.
Nel 1972 Di Bari fa il bis con I giorni dell’arcobaleno. Tra le rivelazioni, Marcella con Montagne verdi e i Delirium di Ivano Fossati con Jesahel.
Nel 1973 la vittoria spetta a Peppino Di Capri, interprete di Un grande amore e niente più. Poi è buio totale fino al decennio successivo, squarciato solo nel 1978 dall’apparizione di Rino Gaetano (Gianna).
Nel 1974 vince Iva Zanicchi con Ciao cara, come stai?
Nel 1975 è la volta di Gilda, studentessa in medicina, che canta di una immacolata Ragazza del Sud. Le vendite complessive toccano il minimo storico con 45 mila copie e qualcuno propone di abolire la manifestazione.
Nel 1976 a prevalere è Peppino Di Capri, con Non lo faccio più, mentre al terzo posto debutta un futuro campione della melodia all’italiana come Toto Cutugno, con i suoi Albatros (Volo AZ 504).
Nel 1977 vince Bella da morire degli Homo Sapiens.
Nel 1978 Genova “piglia tutto” con Beppe Grillo alla conduzione e i Matia Bazar primi con …E dirsi ciao! davanti a una 16enne Anna Oxa che canta Fossati (C’è una ragione).
Il decennio si conclude (1979) con la vittoria di Mino Vergnaghi (Amare) davanti a Enzo Carella – presto dimenticati – e i Camaleonti.