Festa della musica 2020 playlist

Festa della musica 2020

La Festa della Musica ha vuto origine in Francia nel 1982, quando l’allora ministro della Cultura francese, Jack Lang, invitò tutti i musicisti, sia i professionisti che i dilettanti, a scendere per le strade di Parigi per fare musica il 21 giugno, nel giorno del solstizio d’estate. Il successo fu tale che la Festa venne rinnovata di anno in anno, e la suggestione di vedere le strade della capitale francese affollarsi di persone e risuonare di canzoni, romanze, preludi, brani classici e popolari fu tale che nel 1995 le principali capitali europee, da Atene a Madrid, da Lisbona a Praga, da Berlino a Roma, aderirono alla manifestazione, che in Italia attualmente si svolge sotto il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Sarà un Festa della Musica particolare quest’anno, perché la musica spesso è stata il collante della solitudine delle persone relegate nelle loro abitazioni per il contenimento della diffusione della pandemia del coronavirus, e tutti abbiamo negli occhi le toccanti immagini delle italiane e degli italiani affacciati alle finestre o ai balconi a cantare e a suonare ‘O sole mio, Azzurro, Nel blu dipinto di blu o Fratelli d’Italia. E questa playlist celebra alcune delle tante, tantissime canzoni che parlano di musica, quella stessa musica che entra magari discretamente nella vita delle persone ma che poi finisce per abitarvi per sempre.

È bella l’immagine di Antonello Venditti della musica come nave che salpa per raggiungere luoghi e paesi diversi, senza comandanti né marinai, o la musica che da lampo diventa gazzella nel canto di Amedeo Minghi. Ma c’è davvero qualcuno in grado fermarla, la musica, come si chiedono i Pooh? Per un musicista, si sa, la musica è tutto quel che ha, come racconta Pino Daniele, soprattutto quella musica che ci aiuta a dimenticare un amore, come cantano i New Trolls.

Ma la musica è anche grido di ribellione, in grado di interpretare il disagio dei giovani e di tradurlo in parole, come avviene nei versi di Eugenio Finardi, perché qualcuno ha detto che la musica è fratellanza e se finisce finisce solo per un attimo, perché non riesce più ad essere la colonna sonora di un amore, ma poi ricomincia, piano piano, e attenzione, ci ricorda Ornella Vanoni, occhio alla musica che non si fa scordare più.

Cerchiamola, facciamola arrivare, la musica, sperando che abbracci il mondo per lasciarci dietro le spalle la tristezza, perché se non lo fa, come sostiene Ivano Fossati, vuol dire che non ha futuro, ci gira soltanto intorno e non ci aiuta a superare il muro che ci divide dagli altri.

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